La Stampa – Il mondo ricorda il conflitto
Da Parigi a Roma, da Mosca a Vienna, da Washington a Londra. Un centenario internazionale, lungo il tragico filo della memoria, che unisce tutti i Paesi coinvolti nella Grande Guerra.
Un monito, per tutti, a non dimenticare si leverà sulle note del «silenzio», intonato dalla tromba di Paolo Fresu, il 27 luglio a Folgaria, nello stesso giorno che, nel 1914, fece da vigilia all’esplosione del primo conflitto mondiale della storia. Un’iniziativa nata da un’idea di Paolo Rumiz e parte integrante degli eventi inclusi nel calendario dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio, impegnata da oltre un anno, nell'organizzazione delle commemorazioni.
E che ha rivolto, a tutti gli Stati belligeranti, l'invito ad unirsi a quella stessa melodia, affinché, riecheggiando in tutto il mondo, possa lenire le ferite del conflitto in omaggio alle vittime della guerra costata il sacrificio di 17 milioni di vite, tra caduti militari (dieci milioni) e civili (altri sette).
Leggi l'articolo di Antonio Pitoni su La Stampa