‘Torneranno i prati’
un film di Ermanno Olmi
prodotto da
Cinemaundici e Ipotesi Cinema
con Rai Cinema
Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.
Otto settimane di riprese che raccontano le atmosfere della Prima Guerra mondiale, ambientate proprio sull'Altipiano di Asiago, tra quei monti che sono stati testimoni delle fatiche, dei drammi e delle sofferenze patite dai soldati che hanno combattuto la Grande Guerra.
Qui è stata ricostruita la trincea, set principale del film: gli interni, con i camminamenti, il dormitorio, il bunker del capitano in località Val Giardini a 1.100 metri di altezza; gli esterni in località in Val Formica a 1800 metri.
Pur nell’unità del racconto, questo film procede per accadimenti che hanno protagonisti diversi a seconda del rilievo che la situazione richiede.
E quindi appariranno personaggi di varie età e di diverse regioni d’Italia, interpretati da attori noti, tra cui Claudio Santamaria e Alessandro Sperduti, e da attori alla loro prima esperienza.
Ma l’elemento significativo e irrinunciabile è dato da due generi di umanità: il livello dei ‘Superiori’ e quello delle ‘umili esistenze’, che la guerra costringe alla convivenza quotidiana e alla uguaglianza di fronte alla morte.
In un’intervista al Corriere della Sera, Olmi racconta il dietro le quinte.