La Grande Guerra nel ‘Silenzio’ di Fresu
Nell'anno di avvio in tutto il mondo delle commemorazioni della prima guerra mondiale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha invitato tutti i paesi allora belligeranti a condividere un momento in onore ai caduti di quella guerra.
Esiste una musica che nelle caserme segna la fine della giornata, il momento del riposo. In Italia si intitola "Il Silenzio" - ed è la stessa in molti altri paesi – e in tempo di guerra è la tromba che saluta i caduti, come una sorta di lamento, di omaggio, di ultimo saluto che i soldati vivi indirizzano ai compagni morti.
Suonarla il 27 luglio 2014, un giorno prima che scocchino i cento anni esatti dallo scoppio di quella che è stata la più grande tragedia del Novecento, vuol dire esprimere da una parte una sorta di monito, dall’altra il nostro omaggio, il nostro saluto, dando voce al ricordo, alla riflessione. Un atto dovuto di riverenza, di memoria, di amore, nell’unica lingua che tutti conoscono e condividono, nell’unico linguaggio universalmente condiviso.
Per chi non potrà essere presente sui luoghi, spesso impervi e di difficile accessibilità, e per coinvolgere il maggior numero di persone in questa azione collettiva, le reti radiofoniche o televisive sono chiamate a trasmettere quello che si immagina come un vero e proprio “coro” di trombe, una dopo l'altra, come una sommessa staffetta collettiva.
La performance, che si inserisce nell’ambito del Festival “I suoni delle Dolomiti”, sarà preceduta da un concerto con una piccola formazione per il pubblico presente durante il solo. Il materiale musicale sarà interamente o in parte tratto da repertorio originale di archivio della prima guerra.
Ad eseguire "Il Silenzio" sull’Altopiano di Folgaria in Trentino sarà uno dei più grandi trombettisti italiani, Paolo Fresu, affiancato da un giornalista particolarmente impegnato sul tema della Grande Guerra e rinomato a livello internazionale, Paolo Rumiz.
Ci auguriamo che in ogni nazione le autorità responsabili delle Commemorazioni accolgano favorevolmente la proposta italiana, per fare del 27 luglio del 2014 una giornata di pace, di ricordo, di commozione condivisa.