Paolo Fresu: “Silenzio, si muore”
Il 27 Luglio, anniversario dell’ultimo giorno di pace in Europa prima dello scoppio della Grande Guerra, un’onda musicale si propagherà in tutto il mondo. Su proposta dell’Italia, nello stesso giorno, trombettisti dei Paesi allora coinvolti suoneranno dai luoghi storicamente più significativi del conflitto per ricordare tutti i caduti.
Per l’occasione, il musicista e compositore Paolo Fresu, che per noi intonerà Il Silenzio sull’Altopiano di Folgaria, ha espresso il significato di questo importante appuntamento nel bellissimo testo che segue:
Come erano i suoni in trincea? Ma soprattutto quali i silenzi?
E se la musica fosse una forma di resistenza all’assordante frastuono delle macchine da guerra?
Nell’impossibilità di trovare uno spazio tra i suoni arroganti della battaglia la melodia appena sussurrata può diventare,
prendendo in prestito un pensiero di Paolo Rumiz, “quel Silenzio che è metafora della restituzione di una pace perduta”.
Impossibile trovare un vuoto per se stessi ancora prima che per gli altri.
Un nemico invisibile, una terra da difendere, una trincea di separazione.
Un filo sottile udove la musica poteva comunicare meglio delle parole, unendo idealmente i nemici solo con lo scarno pensiero di un suono.
Per questo, forse, sono nate allora tante canzoni stupende che restano oggi il racconto emozionale di una "Grande" Guerra.
Per questo proveremo a raccontare ciò che non abbiamo vissuto.
Con la poesia di due semplici strumenti e in silenzio.
Perché morire provoca sempre un certo fragore.
Paolo Fresu
Il programma del concerto:
SILENZIO, SI MUORE (Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura)
Addio padre e madre addio (trad/raccolto da R.Leydi)
Reginella (Libero Bovio/Gaetano Lama)
Joska, La Rossa (Carlo Gemignani/Bepi de Marzi)
Dimonios (Lorenzo Sechi)
La canzone del Piave (Ermete Giovanni Gaeta)
Va l'Alpin (Canto degli alpini/arm. Patrizio Paci)
O surdato nnamurato (Aniello Califano / Enrico Cannio)
Bènia Calastoria (Bepi de Marzi)
Fuoco e mitragliatrici (Trad)
Come pioveva (Armando Gill/Arturo Testa)
Del soldato in trincea (paolo fresu)