Il Progetto Sacrari
Oltre 700 mila vittime, più di un milione tra mutilati e feriti, una mobilitazione generale che ha visto correre alle armi oltre 5,5 milioni di uomini. Sono solo alcuni dei drammatici numeri della Prima Guerra Mondiale sul fronte italiano, 41 mesi di atrocità e morte, dal 24 maggio del 1915 all’armistizio del 4 novembre 1918.
I luoghi dove è custodita la memoria di questa tragedia sono il filo che attraversa tutto il programma delle commemorazioni. Il recupero e la valorizzazione della memoria della Grande Guerra comincia da qui, dai Sacrari militari presenti nelle zone che furono teatro del conflitto e che in diversi casi necessitano di interventi di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo, come nel caso di Cima Grappa e Redipuglia.
Inoltre l'Italia si propone di restaurare e valorizzare spazi espositivi già esistenti all’interno di alcuni Sacrari e, sulla scia dei Memoriali realizzati per i 150 anni dell’Unità d’Italia, creare nuovi percorsi narrativi e nuovi sistemi di presentazione dei materiali in grado di raccontare, anche alle giovani generazioni distanti mentalmente e cronologicamente da quei fatti, momenti e storie significative della nostra vicenda nazionale e della Prima Guerra mondiale.
Il programma degli interventi è stato stilato in stretta collaborazione con il Ministero della Difesa, d’intesa con il Commissariato generale Onoranze caduti di guerra, e attraversa tutti i territori italiani teatro del conflitto, dal Trentino alle Valli del Pasubio, dall’Altopiano di Asiago al Monte Grappa, dal Cadore al Piave, dal Montello al Carso.