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25 Febbraio 2015
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Franco Marini: 'La storia insegna il futuro'

Il presidente del comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, Franco Marini, ha partecipato all'inaugurazione della mostra 'La Prima Guerra Mondiale e l'Umbria' a Perugia, che rimarrà aperta fino al 2 Giugno a Palazzo Baldeschi. Per raccontare la giornata di ieri, riportiamo l'articolo de Il Messaggero Umbria 

 

Il presidente Franco Marini lo spiega all'ultimo piano di palazzo Calderini, redazione del Messaggero: «Ricordare la guerra, in particolare la Prima Guerra Mondiale vuol dire fare un'analisi del presente per non commettere gli stessi errori». L'occasione della visita a Perugia è offerta da una delle più importanti mostre dedicate al conflitto.

«Conoscere la nostra storia ci aiuta a guardare con serietà e impegno al futuro». Aggiunge Franco Marini, presidente del comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dal tavolo dell'inaugurazione della mostra «La Prima Guerra mondiale e l'Umbria» organizzata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia e allestita a Palazzo Baldeschi. Marini ha ricordato il lavoro del comitato, e non soltanto in occasione del centenario della Grande guerra: «un istituto - ha detto - che si pone prioritariamente l'obiettivo di coinvolgere i cittadini ed in particolare i giovani sulle ricorrenze dei grandi avvenimenti che hanno riguardato il Paese».

 

Marini ha anche sottolineato che è importante interessare su queste riflessioni i territori, anche quelli che come l'Umbria non hanno conosciuto direttamente il fronte, perché dietro i nomi scolpiti nei monumenti delle piazze italiane ci sono storie di persone, di soldati e spesso di caduti. Non solo, per Marini, «una rottura della storia», è stata la prima guerra mondiale, ma è anche motivo di indagine sul presente,«qualche legame con i fatti che viviamo oggi». A questo riguardo ha ricordato il monito di Papa Francesco. «Non sottovalutiamo i rischi di un nuovo grande conflitto - ha detto - che derivano da troppi focolai accesi». E ancora. «Lo spirito dell'iniziativa - ha sottolineato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo - è quello della rievocazione critica di una vicenda che nella storia europea contemporanea ha rappresentato un autentico spartiacque».

«Da un lato - ha detto Colaiacovo - vorremmo poter cancellare quell'orrore e accontentarci di definire la Grande Guerra, con le parole profetiche e ammonitrici di Benedetto XV, una “inutile strage”. Dall'altra abbiamo però il dovere civile prima che intellettuale di comprendere le complesse ragioni che portarono a quella deflagrazione, le conseguenze che essa produsse e che non possono essere considerate tutte negative».

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