La Grande Guerra a Raggi X
Scoperti casualmente nel 1895 dal fisico tedesco Wilhelm Röntgen, dall’inizio del ‘900 i raggi X vengono studiati e poi utilizzati nelle strutture ospedaliere in modo costante: una rivoluzione per la diagnosi medica.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale gli eserciti in conflitto iniziano a dotarsi di impianti radiologici negli ospedali militari e, successivamente, anche nelle ambulanze in prima linea. Il merito di questa innovazione si deve all’impegno della 47enne Maria Skłodowska, nota come Marie Curie, che già tre anni prima era stata insignita del Premio Nobel per la chimica.
La studiosa, punto di riferimento per le applicazioni del radio in medicina, aveva intuito che le sue competenze e le sue scoperte potevano essere utili al fronte, di aiuto ai medici nelle difficili operazioni negli ospedali da campo di estrazioni di pallottole o anche per sistemare le ossa rotte. Riesce a convincere il Governo francese, che si era trasferito a Bordeaux, a istituire i primi servizi di radiologia mobili che vengono messi a disposizione alla fine di ottobre 1914. Un semplice e rudimentale apparecchio collocato su una piccola vettura chiamata petite Curie.
La scienziata si circonda di due figure per lei fondamentali: un medico militare e, come assistente radiologico, la figlia 17enne Irene. Si occupa della gestione sul campo di battaglia di questi mezzi, dell'assistenza ai feriti e anche della formazione degli addetti, e addette, agli esami radiologici. Corsi che continuerà a tenere anche alla fine della Grande Guerra, offerti ai militari americani rimasti in Francia in attesa di rientrare in patria.
Gli eserciti belligeranti iniziano a dotarsi di ambulanze da “prima linea” con sistemi di radiologia. Lo stesso fa il Sistema Sanitario dell’Esercito Italiano con ambulanze che vengono fornite anche alla Croce Rossa senza per questo abbandonare un altro mezzo di trasporto per le apparecchiature radiologiche da tempo sperimentato ovvero a dorso di mulo, utile soprattutto a fronte di carenza di carburante o di pezzi di ricambio per le vetture.