Sacrario Militare di Redipuglia
Dall’epigrafe 'Presente' incisa nella pietra su ciascuno dei 22 gradoni, sembrano levarsi una a una le voci dei tanti caduti, come a rispondere a un appello lungo un secolo, affinché non si dimentichi mai il sacrificio prestato alla Patria.
E’ certamente uno dei più grandi sacrari militari d’Italia e tra i più imponenti al mondo, il cimitero museale di Fogliano Redipuglia, realizzato tra il 1935 e il 1938 su progetto dell’architetto Giovanni Greppi, e che custodisce le spoglie di 100 mila caduti della Grande Guerra.
Simbolo del supplizio umano durante la prima guerra mondiale, il Sacrario di Redipuglia è uno dei Monumenti scelti dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale e per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle attività di restauro e valorizzazione dei luoghi della memoria per il Centenario della prima guerra mondiale.
Avviati lo scorso aprile, i lavori sono stati organizzati su tre fronti:
• Il Recupero della scalea centrale, della tomba del Duca d’Aosta e delle tombe dei cinque Generali poste sul piazzale;
• Il Restauro della Via Eroica e delle aree laterali al Piazzale degli Eroi;
• Il ripristino dell’aerea dell’l'Osservatorio che si sviluppa sulla sommità del Sacrario, alle spalle della Cappella, dove sorgono le tre croci
Riguardo alla Scalea, usurata e danneggiata in più punti, si è intervenuti sulle pavimentazioni in cemento dei gradoni, su quelle in pietra delle scale laterali e, per queste ultime, anche sui rivestimenti lapidei. Gli interventi consistono nella pulitura dei materiali, attraverso tecniche di idropulitura e microsabbiatura, e nella sostituzione o ripristino di elementi singoli deteriorati e lesionati.
Parallelamente, attraverso le stesse tecniche, sono stati ripuliti: il piazzale principale, la Via Eroica e i primi sei gradoni, mentre le lastre bronzee, poste a copertura dei loculi, sono state trattate con interventi di restauro tali da riportarle a loro colore originario, attraverso una specifica patinatura.
L’esecuzione di lavori così diversificati per un’area tanto vasta ha richiesto l’allestimento in loco di una vera e propria officina attrezzata. Ed è stato necessario un importante sforzo collettivo per concludere parte di questi lavori entro i termini previsti, anche al fine di consentire le celebrazioni del 4 Novembre scorso, Festa delle Forze Armate e centesimo anniversario della firma dell’Armistizio a Villa Giusti, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Restano da realizzare gli interventi di recupero degli altri gradoni del Sacrario e quelli relativi all’area dell’Osservatorio. I lavori, sostenuti e seguiti direttamente dalla Struttura di missione, in qualità di stazione appaltante, su mandato del Commissariato di Onorcaduti, si concluderanno entro il prossimo anno.