Sacrario dei Caduti d’Oltremare a Bari
Lastre nuove a copertura del gruppo di quattro croci in granito, frontoni interni ed esterni risanati, pavimentazione del piazzale resa impermeabile e niente più barriere architettoniche.
Sono stati molteplici e si sono conclusi nei tempi stabiliti i lavori per il recupero e la valorizzazione del Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari, che la Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale e per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato nell'ambito delle attività per il Centenario della prima guerra mondiale.
Il Sacrario di Bari custodisce le spoglie di oltre 75 mila caduti, di cui 45 mila ignoti, provenienti dai territori dove operarono le truppe italiane durante la prima e la seconda guerra mondiale: Balcani, Africa settentrionale e Orientale, Mediterraneo. E di recente vi sono stati sistemati i resti di cinque soldati orignari dell'Albania, deceduti durante la campagna di Grecia della Seconda guerra mondiale.
L’imponente complesso monumentale, che rappresenta uno dei luoghi della memoria più importanti in Italia e all'estero, è stato così riportato allo stato originale e al suo decoro.
Consegnati il 10 luglio 2017, i lavori sono stati realizzati sul progetto esecutivo del Ministero della Difesa - Ufficio Lavori del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti mentre la Struttura di Missione ha curato tutta la fase del procedimento necessaria all’affidamento dei lavori di restauro: dalla selezione degli operatori economici al contratto di appalto.
Un impegno mantenuto che ha permesso di restaurare le lastre in marmo presenti nella Cripta, su cui sono riportati i nomi dei caduti, e di recuperare gli spazi espositivi, la cappella e la struttura portante dell'atrio. Inoltre, sono state risanate le infiltrazioni attraverso il ripristino delle linee di raccolta dell’acqua piovana, al fine di limitare possibili ed eventuali danni futuri.