L'azienda Pirelli nella Grande Guerra
Cavi elettrici per telegrafi e telefoni da utilizzare sul campo, e poi pneumatici destinati a vetture, biciclette e velivoli. Negli anni della Grande Guerra la “Pirelli” divenne leader nella produzione di articoli in gomma, usata soprattutto a scopo militare dall’Esercito Italiano. Ebbero vasto impiego gli pneumatici per aerei, divenuti famosi anche come “Avio” di Pirelli, rimasti poi leggendari grazie a imprese storiche tra le quali il volo su Vienna di Gabriele D’Annunzio.
Anche Piero Pirelli, figlio di Giovanni Battista, si arruolò come ufficiale di cavalleria e restò fino all’armistizio.
Ma è proprio durante gli anni difficili della Guerra che l’azienda milanese, fondata nel 1872, registrò una netta crescita così da passare dai 3.500 operai (nel 1914) a quasi 10.000 (nel 1918) riuscendo a coprire l`80% del fabbisogno dell`Esercito.
La produzione di pneumatici per autovetture arrivò a rappresentare un quarto del fatturato e il tecnico di allora, Emilio Calcagni, pensò di proporre un nuovo modello di gomme, aumentandone le dimensioni. Non più, quindi, di 935X135 mm ma di 1000X150 mm, come le vediamo ritratte sulle cartoline in bianco e nero del primo conflitto mondiale, in cui i militari posano davanti alle loro vetture.