Grande Guerra, le celebrazioni per la fine delle ostilità
«La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.» Iniziava così il Bollettino della Vittoria con il quale il comandante supremo del Regio Esercito Armando Diaz annunciva, il 4 novembre 1918, l’entrata in vigore dell’armistizio, siglato il 3 novembre a Villa Giusti tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico.
Cento anni dopo quella ritrovata pace, nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, si sono svolte in tutto il Paese le celebrazioni per ricordare la fine del primo conflitto mondiale.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte a diversi appuntamenti per rendere omaggio ai tanti caduti della Grande Guerra, a cominciare con la deposizione della corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, alla presenza delle alte cariche istituzionali. Un minuto di raccoglimento e poi le Frecce Tricolori hanno sorvolato i Fori imperiali colorando di verde, bianco e rosso il cielo.
Il presidente Mattarella si è poi recato al Sacrario militare di Redipuglia, monumento simbolo e luogo di commemorazione per tutti i soldati caduti nella Prima guerra mondiale, dove ha partecipato alla cerimonia solenne insieme al ministro della Difesa con lo schieramento della Compagnia d’Onore.
Subito dopo il Capo dello Stato ha preso parte alla manifestazione commemorativa in Piazza dell'Unità d'Italia a Trieste: “Sono particolarmente lieto di celebrare a Trieste, in questa magnifica piazza, così ricca di storia e di cultura, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate, che quest’anno coincide con il centenario della conclusione vittoriosa della Prima Guerra Mondiale.” Ha affermato il Presidente Sergio Mattarella che ha continuato “la Repubblica celebra qui la Vittoria e la conclusione di quella guerra, che sancì il pieno compimento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia, con l’arrivo, a Trieste, dell’Audace e della Grecale della nostra Marina e con l’ingresso dell’Esercito a Trento. Lo facciamo con orgoglio legittimo e con passione, senza trascurare la sofferenza e il dolore che hanno segnato quella pagina di storia.”
Per l’occasione, hanno sfilato i diversi corpi delle Forze Armate anche con divise storiche, i rappresentanti delle Armate straniere, che hanno combattuto per la vittoria dell'Italia, e i bersaglieri in bicicletta, sbarcati dalla San Marco ancorata al porto cittadino, rievocando così il loro approdo di un secolo fa.