Ansa – Franco Marini: Un’Europa più forte è garanzia di pace
"Per scongiurare altre simili disgrazie, come fu la prima guerra mondiale, ci serve l'Europa, un'Europa più forte, dotata di poteri politici e capace di maggiori iniziative di quelle che ha portato avanti finora". È proiettato tutto al futuro lo sguardo del senatore Franco Marini, presidente del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, intervenuto oggi su invito del presidente sloveno Borut Pahor alla Commemorazione di stato della Grande guerra, svoltasi a Lubiana, in Slovenia, presso l'ossario dei caduti della prima guerra mondiale.
Marini, in dichiarazioni all'ANSA, ha ripreso un parallelismo tra la commemorazione di Lubiana, che ha dato voce alla narrazione della Grande Guerra degli scrittori sloveni, e il Requiem di Verdi, diretto dal maestro Riccardo Muti in luglio a Redipuglia. "È stata una cerimonia molto austera, simile a quella tenutasi all'ossario di Redipuglia. Entrambe le cerimonie sono state simbolicamente dedicate a tutti i caduti della Grande Guerra. La cultura e la musica sono dei mezzi per confrontarci e per misurarci sulle cose nobili della vita e dello spirito umano. Anche da questo punto di vista bisogna costruire un’Europa più forte".
Sono queste secondo Marini le ragioni per le quali gli Stati, un tempo belligeranti, nel contesto odierno commemorano assieme i propri caduti: "Non si commemora la guerra, ma la si ricorda per le sue durezze e per i prezzi pagati dalle popolazioni coinvolte, per poi capire l'importanza della pace. Partendo dal ricordo della Grande Guerra si può costruire un periodo di pace che consenta lo sviluppo, la ripresa e una vita migliore. Ed è questo che dobbiamo tramandare ai giovani: più si conosce il prezzo pagato dai popoli al tempo della prima guerra mondiale, più si può aspirare alla pace".
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