PAOLO FRESU – SILENZIO SI MUORE
Il 27 luglio 2014, a un secolo di distanza dall’ultimo giorno di pace in Europa, prima dello scoppio della Grande Guerra, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha invitato tutti i Paesi coinvolti nel conflitto a condividere un momento di ricordo in onore dei caduti.
Suonare nello stesso giorno, dai luoghi storicamente più significativi, ‘il Silenzio’ cioè la musica che in caserma segna la fine della giornata, il momento del riposo e che, in tempo di guerra, viene rivolta dai soldati ai loro compagni morti. Ben 16 Nazioni hanno risposto all’appello italiano con un ‘coro’ di trombe, una sorta di lamento alternato, una commuovente staffetta musicale sospesa lungo un immaginario fronte di pace. E così le note del Silenzio hanno riecheggiato dal Regno Unito, al Portogallo, dalla Grecia, alla Bulgaria, Ungheria, Romania, Costa Rica, Montenegro, Polonia, Fyrom, Serbia, Albania, fino alla Russia, Stati Uniti, Brasile, Cuba e Australia.
Il progetto internazionale, che fa parte del programma di governo per il Centenario, è nato da un’idea del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, con la direzione artistica del musicista e compositore Paolo Fresu che per l’Italia si è esibito sull’Altopiano di Folgaria, in Trentino seguito da un pubblico di oltre duemila persone.
Il brano ha aperto il concerto “Silenzio, si muore” che Fresu ha tenuto insieme con il musicista di bandoneon Daniele di Bonaventura, un evento promosso dalla Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, ‘I Suoni delle Dolomiti’, l’Azienda per il Turismo di Folgaria, Lavarone, Luserna, Radio 3 e Rai Storia. Subito dopo il pezzo è stato riproposto in diretta Rai, su Radio3, per la trasmissione "Speciale Fahrenheit" di Marino Sinibaldi dalla Galleria Bianca di Trento.
«L'idea, al di là della portata storica dell'iniziativa, è quella di provare a raccontare il 27 luglio attraverso la poesia di un suono, di uno strumento femminile e delicato come la tromba – ha spiegato Fresu - Il silenzio che richiama la pace dopo il frastuono delle trincee e delle vite spezzate dalla guerra». Il silenzio che diventa, insomma, racconto di una parentesi drammatica attraverso il linguaggio universale della musica.
I filmati con le performance musicali arrivati da tutto il mondo sono stati raccolti da Rai Storia che li ha trasmessi il 3 agosto 2014 in una giornata speciale dedicata al primo conflitto mondiale e sono andati in onda anche su diverse emittenti televisive straniere. Dell’evento si è poi parlato nel programma della tv ungherese ‘Fabry Show’ dove, il trombettista Aron Koos - Hutas ha intonato il Silenzio e illustrato al pubblico il progetto italiano.