Ansa – Grande Guerra: il concerto di Muti contro i conflitti
Riccardo Muti sale sul palco, fa ondeggiare la bacchetta e nell'aria ferma del Sacrario di Redipuglia si materializza in onde sonore la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
Non possono riprendere vita i centomila che vi sono sepolti, un sesto di tutti quelli che la Grande Guerra sterminò, ma per un istante - come immagina anche Guido Ceronetti in uno suo scritto - sembra che i milleduecento gradini sui quali più volte è scolpita la parola "Presente", echeggino, partecipino. Non è una esecuzione qualunque, è il concerto contro ogni guerra, che commemora l'inizio del primo conflitto mondiale.
Con un parterre eccezionale: in prima fila, oltre alle autorità militari e civili, sono seduti i presidenti italiano Giorgio Napolitano, croato Ivo Josipovic, sloveno Borut Pahor, e affianco la presidente del Consiglio federale austriaco, Ana Blatnik. Attraverso la musica si rinsaldano i rapporti e si rilancia la pace. Come fu nel luglio 2010 quando a Trieste Napolitano assistette al 'Concerto le vie dell'amicizia' diretto proprio da Muti, insieme con i Capi di Stato degli stessi Paesi, Croazia e Slovenia (per quest'ultimo Paese all'epoca era Danilo Turk). Le guerre nuove e quelle ancora in corso di questi anni sembrano lanciare il messaggio che di pace non si parla mai abbastanza.
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