‘Teatri di guerra – Fotografie di Luca Campigotto’
Gole di pietra, pinnacoli, strapiombi e pareti di roccia tra le Alpi, per anni rifugio e appostamento dei nostri soldati durante il Primo conflitto mondiale, sono i protagonisti della mostra ‘Teatri di guerra - fotografie di Luca Campigotto’.
Dalle Dolomiti, al Carso, dall’Adamello fino al Pasubio, a ripercorrere, con le immagini, l’impresa compiuta un secolo fa dall’esercito italiano.
Un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi, seguendo camminamenti, mulattiere e gallerie, entrando nei bunker e nelle caverne, tra scenari impervi e quasi inaccessibili.
Il paesaggio brullo, eppure tragicamente maestoso, è documento indelebile degli anni sanguinosi tra il 1915 e il 1918 che, ancora oggi, nella sua nudità segnata dai soli resti di quegli scontri - rotoli di filo spinato, croci, frammenti di trincee e baracche - restituisce tutto il disagio, le sofferenze e i drammi vissuti al fronte.
Gli scatti di Luca Campigotto, esposti per la prima volta il 31 maggio 2014 a Roma alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dell’avvio delle commemorazioni di governo per il Centenario della Grande Guerra, dal 5 Settembre fino al 7 Novembre sono stati esposti nella Loggia Foscara di Palazzo Ducale a Venezia. In concomitanza con il Festival del Cinema che, proprio in omaggio alla speciale ricorrenza del Centenario, ha riservato una particolare attenzione al tema del primo conflitto mondiale al centro di diversi film in gara.
Le immagini catturate da Campigotto sono scarne, intense, quasi cinematografiche, nell’imponenza silenziosa di uno scenario, come talvolta nella sua desolazione, nell’abbandono che sembra repentino e appena di ieri, nelle testimonianze fisiche che sono come cicatrici.
Ciò è la conferma che la Grande Guerra non è dimenticata, non è da dimenticare, ma può e deve ancora far parte della nostra storia, della nostra identità. E il dovere di un Paese consapevole è proprio quello di raccoglierne le tracce e le memorie, di averne cura, di studiarle, di renderle note.
A corredo della mostra è stata realizzata l’App ‘Teatri di Guerra’, scaricabile da Google Play per Android e Apple Store per Iphone e Ipad che usa la realtà aumentata e il riconoscimento di immagine, con cui è possibile immergersi nel contesto del conflitto attraverso un video-racconto. Per far partire la clip basta inquadrare alcune delle foto esposte o contenute nel catalogo della mostra.
Il Catalogo della mostra con le foto di Campigotto è reperibile sul sito di Silvana Editoriale
Luca Campigotto, nato a Venezia il 23 febbraio 1962, è un fotografo italiano di fama internazionale che vive e lavora tra Milano e New York.
Laureato in storia moderna con una tesi sull'epoca delle grandi scoperte geografiche, dagli anni Novanta ha legato la propria ricerca al tema del viaggio, realizzando progetti a colori e in bianco e nero sulle città su grandi scenari paesistici.
I lavori principali sono dedicati a Venezia, il Cairo, ai paesaggi di montagna della Grande Guerra, New York e Chicago.
Ha esposto al Mois de la Photo e MEP, Parigi; Somerset House, Londra; Galleria Gottardo, Lugano; IVAM, Valencia; The Art Museum, Miami; The Warehouse, Miami; CCA, Montreal; Biennale di Venezia e Museo Fortuny, Venezia; MAXXI, Roma; Festival della Fotografia, Roma; MART, Rovereto.
Sul sito de Il Mattino di Padova, l'intervista a Campigotto