“Cento monumenti per il Centenario”
Durante la Prima Guerra le perdite furono enormi e ovunque l’Italia ne fu profondamente toccata: anche nel più piccolo centro italiano sorge almeno una lapide dedicata al sacrificio dei propri caduti.
Un dolore che si tradusse quale memoria tangibile nei “parchi delle Rimembranze”, o nelle centinaia di monumenti e steli commemorative che è dovere oggi restaurare, se necessario, e inserire in una “Rete della memoria”.
Sulla scia di quanto realizzato in anni recenti da alcune Sovrintendenze regionali (Veneto, Campania, Lazio, Lombardia, Trentino, Emilia), il Comitato speciale tecnico-scientifico istituito presso il MiBACT ha promosso la messa in rete della catalogazione quanto più completa possibile di tutti le lapidi, iscrizioni, monumenti, relativi alla prima guerra mondiale (stimati in oltre 12.000).
Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, e finanziato dalla legge n. 78 del 2001, è stato avviato, fin dall’emanazione della legge, un programma di interventi finalizzati alla tutela del patrimonio storico artistico e monumentale, che durante gli anni delle Commemorazioni troverà ulteriore ampliamento, per garantire restauro e corretta conservazione di monumenti o opere d’arte connesse alla Guerra.
Nasce da qui il progetto “Cento monumenti per il centenario”, con il quale il MIBACT e la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri intendono realizzare un programma di restauro di cento monumenti che versano in particolari condizioni di degrado e che saranno individuati dal “Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale” in base al loro valore storico e artistico.
Sarà questo un importantissimo tassello nella realizzazione del “Museo diffuso”, che permetterà tra l’altro di intervenire anche nelle regioni meno direttamente coinvolte nel conflitto, come quelle centromeridionali, ma che hanno come le altre partecipato con i loro soldati agli avvenimenti e ne hanno vissuto le tragiche conseguenze.